I nostri consigli sulla conservazione del formaggio
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I nostri consigli sulla conservazione del formaggio
Quante volte è capitato che grandi porzioni di formaggio diventino ospiti indesiderati nei nostri frigoriferi? Spesso emanano un forte odore (che però non è affatto un cattivo segno, è la caratteristica più evidente di un gusto non comune), perde liquido se è fresco o appiccica se la pasta è fondente, e infine deperisce con grande facilità, essendo totalmente privo di conservanti. Quest’ultimo fenomeno si può peraltro contrastare con qualche accorgimento.
Il grande nemico del formaggio tagliato, privato cioè di parte della sua crosta, è la disidratazione. Tuttavia, le basse temperature sarebbero sufficienti a mantenerlo quasi inalterato per tempi anche lunghi. Evitare la disidratazione fortunatamente non è troppo difficile, specie se, com’è buona norma, il periodo che passa tra l’acquisto e la consumazione è ridotto. Negli ultimi anni la tecnologia ci ha fornito (in alternativa alle pellicole di plastica e di alluminio e alle carte plastificate che non lasciavano «respirare» il formaggio, il quale non è tutt’altro che morto ed inerte) speciali incarti di materiale che trattiene l’umidità ma lascia passare l’aria, garantendo una buona conservazione per diversi giorni. Il consiglio che vi diamo è quello di non lasciare il formaggio per troppo tempo sigillato nel suo imballaggio.
Conservazione del formaggio: dove conservarlo
Per quanto riguarda il luogo di conservazione, una cantina semi interrata con un discreto tasso di umidità sarebbe la sistemazione ideale. Nel caso in cui non ne disponiate, lo scompartimento verdure del vostro frigorifero, impostato a temperatura non troppo vicina allo zero, fa al caso vostro. Vi consigliamo di lasciare il formaggio per almeno mezz’ora a temperatura ambiente prima di servirlo in tavola.
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